Sembra come se un’entità divina ci volesse far ricordare di come siamo fragili mentre ci crediamo immortali, di ricordarci di come tutto sia provvisorio e di conseguenza come sia inutile programmare, crearsi angosce per il domani assentandoci dal vivere il presente. I fatti accaduti nelle ultime ore portano a riflettere sulla debolezza dell ‘uomo, essere minuscolo davanti all’Immensita’ del Creato. Questa notte chi come chi scrive dorme pochissimo abbiamo vissuto in diretta sui siti nazionali e su Rainews24 le immagini devastanti dalla Turchia Meridionale e dalla Siria Settentrionale. E mentre il bilancio delle vittime aumentava noi ci siamo preoccupati di un improbabile tsunami che poteva colpire le coste della Sicilia, cosa che poi non è accaduta. Per noi italiani e per i TG nazionali questa tragedia, come quella di pochi minuti fa in Francia dove per un incendio sono morti sette bambini, passerà in secondo piano davanti al Festival di Sanremo che occupa con le sue frivolezze uno spazio esagerato, volutamente esagerato, nei TG che dovrebbero occuparsi di cose serie. E a proposito di infomazione: ieri, compreso chi scrive, tanti di noi sono rimasti vittima del blackout che ha colpito la Tim, con server bloccati, e a proposito ce ne scusiamo con i lettori per la riduzione dei pezzi sportivi. Ieri, considerato che con l ‘abbonamento Tim si può seguire la serie A di calcio, rimanendo al buio siamo occorsi alla vecchia meravigliosa radio, accendendo la fantasia su un racconto solo sonoro, ma unico. Tanto che poi quando tutto è tornato alla normalità alle 18 per Fiorentina-Bologna la tentazione di far finta di niente e continuare ad ascoltare è stata tanta. Segno che questi tempi moderni, che ci si siamo creati e dei quali siamo prigionieri, forse non sono per niente migliori. Ma in fondo meglio non pensarci troppo e visto che sta per iniziare la rassegna canterini, credere, come diceva il Maestro Bennato che siano tutte canzonette.
Lascia un commento
